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sabato 3 settembre 2011

Sabato, 03/09/2011 ore 11:48

Euro
Il sentiero delineato la settimana scorsa sembra essere quello giusto. Personalmente non sono stato veloce di click e il massimo buono di lunedì era quello giusto da shortare. Direi che vista la mia esposizione (14 contratti short) può andar bene anche così, ma la realtà è che mi aspettavo un massimo da farsi martedì o mercoledì. Il piano prevede la chiusura del bimestre all'incirca la settimana entrante verso la sua fine. Per adesso, riguardo al due mesi precedente, abbiamo fatto un massimo inferiore, ma abbiamo rotto seppur marginalmente e per pochi minuti, il massimo del mensile precedente. Ciò denota una certa volontà di far partire il nuovo ciclo annuale, ma certamente non mi baserei adesso su una rottura di pochi tick. Vediamo quanto sarà profonda la chiusura. Innanzitutto, la rottura di 14054 sarà il segnale che siamo nella chiusura del 2 mesi e non solo di un mensile. Poi nel caso, andrebbe osservata la tenuta di area 13800.
Al di là degli aspetti puramente tecnici, cosa che come sapete prediligo e ai quali mi attengo, l'area dell'euro è sottoposta a critiche sulla effettiva stabilità non solo monetaria, ma soprattutto fiscale e politica. Mancano strategie comuni, siamo popoli diversi, ognuno con un passato diverso e un debito presente assai diverso sotto il profilo del rischio. Quindi la moneta unica appare dopo 10 anni dall'introduzione, ancora una creazione virtuale, una creazione contabile che stenta a trasformarsi in una realtà non dico solida, ma neanche in una realtà vera. Potrebbe bastare il capriccio di qualcuno dei membri per far saltare tutto, cosa che sebbene le grandi difficoltà, nessuno mette in dubbio con il dollaro statunitense.
Date queste argomentazioni, quindi, nelle fasi cicliche di depressione, questa moneta è molto vulnerabile agli attacchi speculativi, e adesso sembra che si regga in piedi solo grazie agli interventi della BCE che acquista i titoli del debito degli stati membri sotto pressione.
Comunque, non allontanerò più di tanto l'attenzione agli aspetti puramente grafici e matematici dell'analisi, la quale dice che il ciclo annuale partito da 11875 a giugno 2010 dovrà chiudersi, se già non si è chiuso, e che il rimbalzo che sarebbe stato prodotto appare inconsistente per decretare che il nuovo annuale si trovi già al ribasso.
Sarebbe bello per le mie posizioni, ma credo che ancora qualche mese ci sia da soffrire.